wingallery

martedì 10 aprile 2012

La microfiltrazione

Secondo l'ultime recensioni che si leggono in giro su internet i clienti dei ristoranti non sembrano molto contenti dell’acqua microfiltrata servita a tavola.
Tutti in coro una serie di proteste: “Un’altra pecca: vengono portate bottiglie di acqua microfiltrata che però sono addebitate come bottiglie di acqua minerale”. Oppure: “Abbiamo una sete folle così ordiniamo subito dell’acqua minerale che ahimè, come oramai in molti ristoranti, è depurata”.

Il prezzo per una brocca varia da uno a tre euro. Una moda ormai diffusa per la maggior parte delle Regioni italiane, con valori massimi nei locali di Milano e Roma.

Maggiori benefici

  1. Toglie i rischi igienici legati all’invecchiamento dell’acqua in bottiglia che rimane stoccata non si sa dove e per quanto tempo. Invece fornisce acqua “viva”, gradevole e leggera, come da sorgente.
  2. I filtri devono essere inseriti in una rete di acqua già potabile e fermano eventuali solidi sospesi. Vengono trattenuti, per esempio, il cloro e altri sali. Responsabili del sapore talvolta amarognolo.
“Eppure il piccolo odore di cloro nell’acqua del rubinetto di casa è una garanzia igienica” ricorda Ottaviani. A Roma sono decine le analisi chimico-fisiche giornaliere della rete idrica.
E per chi al ristorante preferisce l’acqua veduta in bottiglia? Le etichette delle minerali rivelano alcuni elementi da tenere in considerazione nella scelta. Come il residuo fisso, il contenuto di sali dopo l’evaporazione: deve essere basso per chi ha patologie renali.
Per quanto riguarda i filtri installati sui rubinetti delle abitazioni, in genere si tratta di residui delle tubazioni e piccole incrostazioni. Sono in commercio due tipi di impianti: a osmosi inversa (dai 1500 ai 3mila euro) e compositi (da 250 a 500) con filtro a carboni attivi.
Secondo Altroconsumo, impiegando un sistema a osmosi inversa sono necessari tre litri d’acqua potabile per ottenerne uno. Come per ristoranti e bar, inoltre, diventa fondamentale la pulizia e il controllo di chi li usa: altrimenti è possibile l’accumulo nel tempo di microrganismi.

Cosa guardare nell’Etichetta dell’acqua minerale?

  • Fluoruri. Quantità di fluoro disciolto in acqua.
  • Nitrati. Sono sostanze diffuse nei terreni in genere attraverso fertilizzanti chimici che arrivano nelle acque. Meglio un valore molto basso.
  • Durezza. Indica la quantità di sali di calcio e magnesio. Può modificare il gusto dell’acqua, ma non implica problemi di salute.
  • Residuo fisso. Si tratta del contenuto di sali dopo l’evaporazione. Sotto i 500 milligrammi al litro l’acqua è classificata come oligominerale. Per chi ha patologie renali, per esempio, sono consigliate acque con un residuo fisso basso.

sabato 7 aprile 2012

Le acque in bottiglia:

L'acqua in bottigliata classificata come "acqua minerale" deve rispettare dei criteri di legge stabiliti dal D.LGS. 8/11/2011, N. 176 (precedente D.LGS. 25/1/1992 n.105 abrogato, D.LGS 339/99 in attuazione della Direttiva 96/70/CE abrogato).
L'articolo 2 definisce le caratteristiche di un'acqua minerale naturale:
1. Sono considerate acque minerali naturali le acque che, avendo origine da una falda o giacimento sotterraneo, provengono da una o piu' sorgenti naturali o perforate e che hanno caratteristiche igieniche particolari e, eventualmente, proprieta' favorevoli alla salute.
2. Le acque minerali naturali si contraddistinguono dalle normali acque potabili per la purezza originaria e sua conservazione, per il tenore in minerali, oligoelementi o altri costituenti ed, eventualmente, per taluni loro effetti. Esse vanno tenute al riparo da ogni rischio di inquinamento.
Il D.LGS. 12/11/92 n.542 descrive i criteri di valutazione delle caratteristiche delle acque minerali naturali ed in particolare gli articoli 5 e 6 descrivono i valori/parametri
Informazioni relative all'acque inbottigliate italiane divise per regione:
Abruzzo
Basilicata
Calabria
Campania
Emilia Romagna
Friuli-Venezia Giulia
Lazio
Liguria
Lombardia
Marche
Molise
Piemente
Puglia
Sardegna
Sicilia
Toscana
Trentino-Alto Adige
Umbria
Valle d'Aosta

Veneto

Parametro Valore Unità di misura
Alluminio - μg/L
Ammonio(come NH4) - μg/L
Antimonio - μg/L
Arsenico(As Totale) 10 μg/L
Bario 1 μg/L
Benzene - μg/L
Benzo(a)pirene - μg/L
Boro 5 mg/L
Cianuro 10 μg/L
Cadmio 3 μg/L
Cromo 50 μg/L
Fenoli 0,5 μg/L
Ferro - mg/L
Fluoruro - mg/L
Piombo 10 μg/L
Mercurio 1 μg/L
Manganese - μg/L
Nichel - μg/L
Nitrato (NO3-) 45 mg/L
Nitrito (NO2-) 0,02 mg/L
Rame 1 mg/L
Selenio 10 μg/L
Clorito 200 μg/L
Vanadio - μg/L
Zinco - μg/L

Definizioni:
Oligominerale leggermente mineralizzata. Il tenore di sali minerali, calcolato come residuo fisso, non è superiore a 500 mg/l 
Minimamente mineralizzata. Il tenore di sali minerali, calcolato come residuo fisso, non è superiore a 50 mg/l 
Ricca in sali minerali. Il tenore di sali minerali, calcolato come residuo fisso, è superiore a 1500 mg/l 
Contenente bicarbonato. Il tenore di bicarbonato è superiore a 600 mg/l 
Solfata. Il tenore di solfati è superiore a 200 mg/l |
Clorurata. Il tenore di cloruro è superiore a 200 mg/l |
Calcica. Il tenore di calcio è superiore a 150 mg/l |
Magnesiaca. Il tenore di magnesio è superiore a 50 mg/l |
Fluorata o contenente fluoro. Il tenore di fluoro è superiore a 1 mg/l |
Ferruginosa o contenente ferro. Il tenore di ferro bivalente è superiore a 1 mg/l 
Acidula. Il tenore di anidride carbonica libera è superiore a 250 mg/l 
Sodica. Il tenore di sodio è superiore a 200 mg/l 
Indicata per la preparazione degli alimenti per lattanti
Indicata per le diete povere di sodio. Con un tenore di sodio inferiore a 20 mg/l 
Può avere effetti lassativi 
Può avere effetti diuretici

mercoledì 2 novembre 2011

Addolcitore....cos'è


Un addolcitore è usato per addolcire l’acqua, ovvero a diminuirne la durezza o residuo fisso, termine con cui si indica la concentrazione di sali di calcio e magnesio che precipitando formano le incrostazioni di calcare sulle superfici.
La maggior parte degli addolcitori usa lo scambio degli ioni di calcio e magnesio con ioni disodio facendo finire l’acqua da addolcire su un letto di resina a scambio ionico.
Questa resina è spesso un polimero di stirene e divinilbenzene che reca dei gruppi solfonato SO3- sulla propria struttura. I gruppi solfonato sono legati a ioni di sodio Na+ che vengono scambiati con gli ioni calcio e magnesio presenti nell’acqua. Tali resine vengono successivamente rigenerate per trattamento con salamoia (ovvero acqua salata per cloruro di sodio) concentrata, che ripristina gli ioni sodio sulla superficie della resina.
Esistono inoltre addolcitori che fanno ricorso all’osmosi inversa.
In acque industriali, dove è necessario prevenire la formazione di incrostazioni di calcare, è inoltre possibile fare ricorso ad agenti chelanti, capaci di legarsi chimicamente agli ioni di calcio e magnesio impedendo loro di precipitare in forma solida. Tali chelanti vengono aggiunti anche aidetersivi in qualità di additivi.
L’addolcimento tramite metodo calce-soda sfrutta appunto la calce spenta e la soda Solvay quali reagenti. La calce provoca reazioni del tipo
Ca(HCO3)2 + Ca(OH)2 → 2CaCO3 + 2H2O
Mg(HCO3)2 + Ca(OH)2 → CaCO3 + Mg(OH)2 + H2O + CO2
MgSO4 + Ca(OH)2 → Mg(OH)2 + CaSO4
mentre la soda trasforma in carbonati insolubili i sali di calcio.

L’Agenzia Europea per l’Ambiente: inquiniamo troppo le acque

,Viene lanciato  un allarme dall’Agenzia europea per l’ambiente sul troppo inquinamento di acque potabili e di mare tramite il rapporto Hazardous substances in Europe’s fresh and marine waters. Le sostanze inquinanti e dunque pericolose arrivano nelle acque attraverso diversi percorsi: industria, agricoltura, trasporti, miniere e smaltimento dei rifiuti, così come dalle nostre case. I sedimenti rivelano la presenza di una vasta gamma di prodotti chimici industriali e domestici, metalli, pesticidi e prodotti farmaceutici. Alcune sostanze, per esempio il tributilstagno(TBT), persistono negli ambienti acquatici per molto tempo o si è registrata ancora la presenza di DDT.

Ovviamente queste sostanze possono avere effetti dannosi su flora e fauna. Alcune interagiscono con il sistema endocrino compromettendo la riproduzione di pesci e molluschi, ad esempio. E da li entrano nella catena alimentare. A essere esposti perciò anche gli esseri umani che ingeriscono queste sostanze pericolose attraverso acque potabili, pesce d’acqua dolce e marini e frutti di mare contaminati.
Per alcuni inquinanti, la consapevolezza dei potenziali effetti si è avuta solo di recente e la conoscenza scientifica potrebbe essere ancora incompleta. Questi inquinanti emergenti includono le sostanze nate di recente, come i prodotti farmaceutici e per la cura personale, ma anche i nanomateriali. La politica, in questo caso, con delle leggi che ne limitano la presenza è latitante, poiché mancano conoscenze approfondite. In assenza di misure opportune va considerato che i cambiamenti climatici potrebbero incidere negativamente sulla qualità chimica delle acque nei prossimi decenni. Precipitazioni più intense, per esempio, aumenterebbero il lavaggio di terreni agricoli e urbani, disperdendo nelle acque maggiori sostanze pericolose.
Il rapporto conclude che allo stato attuale per ridurre la presenza di queste sostanze nelle acque va adottata una produzione più sostenibile e una maggiore riduzione di prodotti chimici, da applicare non solo in Europa.

martedì 18 ottobre 2011

Depurazione,Osmosystem

La Osmosystem vende impianti per la depurazione delle acque ad osmosi inversa. Questi depuratori sono costruititi con materiali di alta qualità e con tecnologia avanzata, e commercializzati ad un prezzo economico per le famiglie e le imprese. Questi impianti di depurazione sono semplici da montare ed utilizzo e sono indicati per uso domestico o aziendale.

lunedì 10 ottobre 2011

Depurare l'acqua semplicemente


L'acqua potabile è un diritto di tutti. È questo l'obiettivo che ha mosso i ricercatori dell'Università del North Carolina nella ricerca di una metodologia per depurare l'acqua potabile nei paesi sottosviluppati.
In Africa, mezzo miliardo di persone non ha accesso ad una fonte sicura di acqua potabile. Inoltre, sono circa 5 mila i bambini che muoiono ogni giorno a causa di malattie direttamente legate alle condizioni antigieniche dell'acqua. 
Per quale motivo non adoperarsi per garantire il loro diritto all'acqua? Ed ecco che i ricercatori hanno trovato un modo un semplice dispositivo, che utilizza la sabbia, un piccolo tratto di tubo in PVC e altri prodotti chimici usati nella depurazione, e che può essere prodotto anche in loco da alcuni lavoratori appositamente formati per farlo. 
La sabbia, grazie alle sue caratteristiche, è in grado di trattenere le sostanza contaminanti come tra cui l'oocisti di Cryptosporidium.
Tale metodo ha inoltre il vantaggio aggiuntivo di essere veloce dei metodi tradizionali di 30-50 volte, e può anche essere adattato alle varietà locali di sabbia e pietrisco.
Forse non risolverebbe del tutto il problema dell'accesso all'acqua potabile ma è comunque un ottimo inizio.

venerdì 7 ottobre 2011

Preventivi Depuratori ad Osmosi Inversa

Se vi serve di avere un preventivo per un depuratore ad osmosi inversa domestico oppure un depuratore da ristorazione mandate una email all'indirizzo aquaforlife11@gmail.com